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Il Complesso di Santo Stefano è il più singolare di Bologna, vero santuario cittadino e culla della fede dei padri. Le origini del complesso denominato anche “sette chiese” sono particolarmente controverse; alcuni attribuiscono la sua nascita al Santo Patrono di Bologna, a quel tempo vescovo della città, il quale nel 430 volle edificare un complesso da dividere poi in sette chiese che nel loro insieme avrebbero formato una ricostruzione simbolica dei luoghi della Passione di Cristo, come attesterebbe l'antica denominazione del complesso: 'Sacra Hierusalem'. Altre voci piuttosto accreditate invece la vedono elevata sempre da Petronio però sulle rovine di un tempio pagano preesistente, vicino al quale sarebbero state poi affiancate una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme e, accanto al sacello con le spoglie dei protomartiri bolognesi Vitale e Agricola, riesumate da sant'Ambrogio nel 392, gli edifici eretti fra il X e il XIII secolo dai Benedettini.
Dalla splendida piazza Santo Stefano si ha una visione d'insieme che comprende le facciate delle tre chiese del Crocifisso, del Sepolcro e dei Santi Vitale e Agricola.